dell'Italia (foto fivb.org)
L’inizio della serie A1 TIM è ancora lontano; molto più vicina è invece la data d’esordio (4 settembre) nei Campionati Europei che si giocheranno in Turchia, l’appuntamento più importante dell’estate azzurra. Da Lodz (Polonia), dove l’Italia sta disputando un torneo di preparazione alla rassegna continentale (è di ieri il successo per 3-2 sulla Serbia nel match d’esordio, stasera invece sfida alla Polonia B), il centrale trentino Emanuele Birarelli racconta le impressioni sulla sua seconda stagione con la maglia azzurra addosso, dopo la prima dell’anno scorso che lo vide protagonista sia in World League sia alle Olimpiadi.
“Siamo in un bel momento – spiega Bira riferendosi al gruppo agli ordini del ct Andrea Anastasi - ; ci siamo allenati molto durante le ultime settimane e avevamo bisogno di questo torneo per capire a che punto siamo e per trovare ulteriori stimoli. Rispetto all’inizio dell’estate siamo molto migliorati dal punto di vista del gioco di squadra ma restiamo consci al tempo stesso che si può fare ancora di più. Stiamo cercando la strada che ci porti ad essere ancora più squadra, permettendoci di giocare sempre su un livello medio piuttosto alto, indipendentemente da chi sia in campo o dallo stato di forma dei singoli. Questa nazionale è piena di buoni giocatori, il problema non è quello; il salto di qualità sta quindi nel costruire una mentalità vincente in questo gruppo. Solo così si può pensare di vincere un torneo importante e difficile come l’Europeo. Andremo in Turchia con questo obiettivo”.
Il discorso poi cade inevitabilmente sulla nuova Itas Diatec Trentino che dal 27 settembre tornerà alla caccia dello scudetto e anche alla ricerca della conferma in Europa. “La squadra costruita durante questa estate è ancora una volta potenzialmente di alto livello – commenta il centrale marchigiano che a Trento ha già due stagioni alle spalle e 74 presenze complessive - ; chi è arrivato è sicuramente in grado di fare bene come chi c’era prima al suo posto, anche se sappiamo che ripetersi non sarà mai facile. Dopo due stagioni come quelle appena vissute sarà sempre più difficile perché le avversarie avranno ancora maggiori motivazioni per batterci, però ovviamente ci riproveremo. Possiamo vincere ancora ma per farlo dovremo sempre dare il massimo in palestra in allenamento e quest’anno forse servirà ancora qualcosa in più perché la squadra è molto rinnovata e necessita di tempo per ricreare quei meccanismi che erano diventati automatici negli anni scorsi; non parlo solo di questioni strettamente legate al gioco ma anche delle intese fra i singoli”.
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